L’eco-bonus del 65% estende la portata ai lavori antisismici
Pubblicato il 27 luglio 2013
La commissione Finanze e Attività produttive della Camera, nella seduta di venerdì 26 luglio 2013, ha approvato un emendamento al Decreto legge n.
63/2013 in materia di efficienza energetica e misure fiscali, che riporta entro il perimetro di copertura dell'eco-bonus del 65% anche gli interventi di prevenzione sismica.
Con l’approvazione dell’emendamento Realacci vengono inseriti tra i lavori agevolabili anche gli interventi di prevenzione sismica effettuati sulle abitazioni principali e gli stabilimenti produttivi che si trovano ubicati nelle aree a più alto rischio sismico (più del 40% del territorio nazionale secondo quanto emerge dalla mappa della Protezione civile).
I lavori riguardano gli interventi di consolidamento “pesante” degli edifici, finalizzati a mettere quest'ultimi al riparo da crolli in caso di eventi sismici.
Dopo una serie di ritocchi al provvedimento, con la norma che ne è uscita completamente rivista rispetto alla prima versione dell’emendamento presentato in commissione Ambiente, ora il provvedimento è pronto per passare al voto in Aula della Camera e poi alla terza lettura del Senato.
Per quanto riguarda le risorse per la copertura finanziaria del Dl n. 63/2013, il Governo ha annunciato di aver rinunciato all’aumento dell’Iva dal 4% al 21% su cd e dvd allegati ai libri scolastici per preferire coperture alternative: i mezzi necessari saranno, infatti, trovati attingendo al Fondo Irap professionisti, previsto dalla scorsa legge di Stabilità, le cui risorse non sono state finora impiegate.
Tra le altre novità rientranti nell’eco-bonus del 65% anche gli sgravi fiscali per azioni di rimozione dell'amianto e per gli impianti di depurazione delle acque.