Nel calderone delle proposte emendative segnalate al disegno di legge di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2023 (decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215) alla Camera dei deputati spuntano anche due proroghe per il settore sportivo.Vediamo di cosa si tratta.
Altre proposte emendative al vaglio delle Commissioni:
L’articolo 25, comma 6-quater, della riforma del lavoro sportivo (decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, come modificato dal decreto Anticipi, articolo 16, decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191) ha fissato al 30 gennaio 2024 il termine finale per effettuare le comunicazioni obbligatorie al centro dell'impiego relativamente alle prestazioni rese dei direttori di gara per il periodo luglio - dicembre 2023.
Lo stesso termine del 30 gennaio 2024 è assegnato anche alle comunicazioni dei soggetti convocati e dei compensi riconosciuti da effettuarsi all'interno del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
L’emendamento segnalato e al vaglio delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio e Tesoro concede, a termine scaduto, più tempo per lo svolgimento dei citati adempimenti.
Se venisse infatti approvato, gli stessi potranno essere effettuati, senza incorrere in sanzione, entro il 31 marzo 2024.
Entro tale data per ogni singola prestazione svolta nel periodo da luglio a dicembre 2023 da parte dei direttori di gara e dei soggetti che, indipendentemente dalla qualifica indicata dai regolamenti della disciplina sportiva di competenza, sono preposti a garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive, sia riguardo al rispetto delle regole, sia riguardo alla rilevazione di tempi e distanze, che operano nel settore dilettantistico, si dovrà inviare comunicazione al centro dell'impiego e al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD).
Si ricorda che alle comunicazioni in oggetto devono provvedere la Federazione Sportiva Nazionale o la Disciplina Sportiva Associata o l'Ente di Promozione Sportiva competente, pure paralimpici, direttamente dalle proprie affiliate se così previsto dai rispettivi organismi affilianti, o il CONI, il CIP e la società Sport e salute S.p.A.
La comunicazione obbligatoria al centro per l'impiego (articolo 9-bis, comma 2, decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608) va effettuata per un ciclo integrato di prestazioni non superiori a 30, in un arco temporale non superiore a 3 mesi.
A regime:
ATTENZIONE: La comunicazione al RASD è resa disponibile, per gli ambiti di rispettiva competenza, all'Ispettorato nazionale del lavoro, all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) in tempo reale.
Sempre a regime e sempre relativamente ai direttori di gara e ai soggetti prima indicati le società, per le prestazioni dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, devono provvedere all’iscrizione nel libro unico del lavoro in un'unica soluzione entro il 30 gennaio 2024, fermo restando che i compensi dovuti possono essere erogati anche anticipatamente.
La proposta emendativa segnalata proroga l’adempimento al 31 marzo 2024.
Al riguardo vale la pena segnalare che l’analogo termine previsto per la registrazione sul LUL relativamente alle collaborazioni coordinate e continuative dilettantistiche intrattenute nello stesso periodo è stato rinviato a data da destinarsi dall’Ispettorato nazionale del lavoro (circolare n. 1 del 30 gennaio 2024) in attesa che venga emanato il D.P.C.M. che individui le specifiche modalità di tenuta e e scritturazione all’interno del LUL.
Non resta ora che attendere l’esito dell’esame delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio e Tesoro alla Camera dei deputati a cui è stato assegnato il disegno di legge di conversione in legge del decreto Milleproroghe 2023.
È però di tutta evidenza che qualora le proposte dovessero essere approvate e divenire operative a seguito della loro entrata in vigore giungerebbero estremamente tardive considerando che si tratta di termini ampiamente scaduti e la cui inosservanza comporta sanzioni non irrilevanti.
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