A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 81/2015, che ha ridefinito il campo di applicazione e la disciplina del lavoro accessorio, l’INPS, con circolare n. 170 del 13 ottobre 2015, dopo aver descritto sinteticamente la tipologia contrattuale, si è soffermato sulla compatibilità e cumulabilità del lavoro accessorio con le prestazioni di sostegno al reddito.
Innanzitutto, chiarisce la circolare che con la nuova norma il Legislatore ha voluto, tra le altre cose, rendere strutturale la misura sperimentale che ha consentito ai percettori di ammortizzatori sociali di rendere prestazioni di lavoro accessorio in tutti i settori produttivi, compresi gli Enti Locali, nel limite complessivo di 3.000 euro di corrispettivo per anno civile.
Pertanto la nuova disciplina, che fa riferimento a redditi percepiti nel corso dell’intero anno civile (dal 1° gennaio al 31 dicembre), deve essere interpretata come applicabile anche alle fattispecie in esame sorte già nel periodo del 2015 precedente il 25 giugno, data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 81/2015.
La circolare si sofferma, altresì, sulla compatibilità e cumulabilità del lavoro accessorio con:
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