La contribuzione per aver diritto alla NASpI
Pubblicato il 21 maggio 2015
La NASpI è riconosciuta ai lavoratori che, oltre agli altri requisiti di legge, possano far valere, nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, almeno
tredici settimane di contribuzione contro la disoccupazione.
Per contribuzione utile al diritto si deve intendere anche quella dovuta ma non versata, in base al
principio della c.d. automaticità delle prestazioni ex art. 2116 c.c.
Non sono, inoltre, considerati utili, in quanto
non coperti da contribuzione effettiva, i seguenti periodi coperti da contribuzione figurativa:
-
malattia e infortunio sul lavoro nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro;
-
cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell'attività a zero ore;
-
assenze per permessi e congedi fruiti dal lavoratore che sia coniuge convivente, genitore, figlio convivente, fratello o sorella convivente di soggetto con
handicap in situazione di gravità.
Ai fini della determinazione del quadriennio da prendere in considerazione per la verifica del requisito contributivo, l’eventuale presenza dei suddetti periodi non considerati utili, deve essere
neutralizzata in quanto ininfluente, e determina un conseguente ampliamento del quadriennio di riferimento.