I soggetti passivi con sede Ue che hanno effettuato acquisti in un paese diverso da quello in cui sono stabiliti, devono affrettarsi ad inviare l'istanza di rimborso dell'Iva pagata all'estero sugli acquisti effettuati nel 2014.
Scade il 30 settembre, infatti, il termine per la richiesta.
Nel caso siano stati stipulati accordi bilaterali, il rimborso può essere richiesto anche:
da imprese che hanno sede fuori dall'Unione europea per gli acquisti effettuati nell'Ue,
da imprese stabilite nell'Ue in relazione agli acquisti effettuati al di fuori.
Imprese e professionisti residenti in Italia: presentano la domanda di restituzione dell'Iva assolta in altro Stato membro tramite i servizi Entratel o Fisconline.
Imprese e professionisti non residenti in Italia ma in un Paese della comunità europea: inviano la richiesta di rimborso dell'Iva assolta in Italia all'amministrazione finanziaria del proprio Stato, che successivamente provvederà a inoltrarla per via telematica a quella italiana.
Imprese e professionisti stabiliti in Stati non appartenenti alla Comunità europea con cui esistono accordi di reciprocità (Israele, Svizzera e Norvegia): presentano domanda di rimborso dell'imposta assolta nello Stato italiano, per i beni e servizi acquistati, tramite il modello "Iva 79" al Centro operativo di Pescara (via Rio Sparto n. 21, 65129 Pescara), tramite raccomandata a/r, corriere espresso oppure con consegna a mano.
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