Riforma dell'istruzione professionale, ok al disegno di legge

Pubblicato il 19 settembre 2023

Via libera del Governo al disegno di legge di riforma dell’istruzione professionale.

Frutto di un lungo confronto con le Regioni e le Parti sociali, la riforma del ministro Giuseppe Valditara si pone il duplice obiettivo di rilanciare un settore scolastico, quello tecnico-professionale, troppo spesso scollato dal mondo del lavoro e di offrire alle aziende giovani preparati e formati per affrontare le opportunità e le sfide che la realtà lavorativa comporta.

Vediamo di seguito i punti principali della riforma, secondo quanto reso noto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con comunicato stampa n. 50 del 18 settembre 2023.

Filiera formativa tecnologico-professionale

Con l’introduzione dell’art. 25 bis al D.L. n. 144/2022, il cosiddetto Decreto aiuti, è istituita dall’anno scolastico 2024/2025 la filiera formativa tecnologico-professionale, costituita dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, dai percorsi formativi degli istituti tecnologici superiori (ITS Academy), dai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e dai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS).

Punto nodale della riforma, la filiera formativa tecnologico-professionale vuole realizzare un collegamento stretto e articolato fra scuola e mondo del lavoro, attraverso varie modalità dinamiche e flessibili.

Specifici accordi tra istituzioni e Regioni, che hanno competenze sulla formazione professionale, potranno quindi far nascere campus dove aggregare le scuole tecniche e professionali del territorio per dar vita quindi a un polo formativo legato alle esigenze specifiche del settore.

Chi esce da un percorso dalIe Fp regionale potrà iscriversi in un Its Academy, dopo una prova di valutazione Invalsi.

Nell’ambito della filiera formativa tecnologico-professionale sono attivati percorsi quadriennali sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado assicurando agli studenti il conseguimento delle competenze culturali e professionali dei percorsi di istruzione secondaria ordinari, nonché delle conoscenze e delle abilità previste dall’indirizzo di studi di riferimento.

Ferme restando le competenze delle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale, gli accordi prevedono:

Esami di Stato

Per gli studenti in possesso del diploma professionale conseguito a conclusione di un percorso di durata quadriennale, viene introdotta la possibilità di sostenere l’esame di Stato senza esame preliminare integrativo.

Valutazione del comportamento degli studenti

Rivista anche la disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti a scuola.

Ferma restando la non ammissione alla classe successiva con un voto insufficiente, con il sei in condotta l’alunno avrà un debito formativo da recuperare in educazione civica.

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