L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 72/2017 del 19 giugno, riprende una precisazione già resa nella circolare n. 7/E/2017 circa la deduzione delle erogazioni liberali in contanti a favore della Tavola Valdese.
Con il nuovo documento di prassi, l'Amministrazione finanziaria è intervenuta a specificare che quanto affermato in merito alle erogazioni liberali a favore della Tavola Valdese è valido anche con riferimento alle erogazioni effettuate ad altre istituzioni religiose, per le quali i decreti attuativi che ne regolano le intese con lo Stato italiano prevedono le stesse modalità di documentazione: in particolare le stesse precisazioni valgono anche per per le erogazioni liberali a favore dell'Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica italiana e dell'Unione delle Chiese cristiane avventiste del settimo giorno.
Inoltre, specifica la risoluzione n. 72/E/2017, le stesse istruzioni valgono anche in ordine alle erogazioni liberali a favore delle istituzioni religiose per le quali nelle leggi di regolazione delle intese con lo Stato italiano, è prevista la deducibilità dal reddito complessivo ai fini dell’IRPEF senza che, tuttavia, sia stato emanato alcun provvedimento in ordine alle modalità di documentazione, a fini fiscali.
Pertanto, anche con riferimento alle erogazioni a favore delle suddette istituzioni, è possibile riconoscere che le erogazioni liberali in contanti ad enti religiosi siano deducibili dal reddito complessivo, purché le stesse erogazioni liberali siano documentate - in alternativa alla ricevuta di versamento "tracciabile" - tramite apposita quietanza rilasciata dall'ente, con indicazione del numero progressivo dell'attestazione; del cognome, nome e comune di residenza del donante; dell'importo e causale dell'erogazione.
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