Il Cndcec affronta le criticità degli Isa e lancia le proposte risolutive da portare al Governo.
Nel primo allegato, sotto forma di emendamento e relazione illustrativa, dell’informativa n. 91 del 21 ottobre 2019, le modifiche che secondo gli autori dovrebbero essere apportate alle disposizioni attuali in materia Isa (Dl 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96), documento già presentato al Mef nell’incontro del 2 ottobre 2019 scaturito dallo sciopero della categoria.
Il fine del documento è di risolvere le evidenti criticità riscontrate nel primo anno di applicazione degli Isa, tutelando nel contempo l’applicazione di uno strumento istituito con l’obiettivo di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e orientare in modo più efficace l’attività di contrasto all’evasione da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Le proposte disposizioni modificative dell’attuale disciplina in materia, si muovono in più direttrici:
Nel secondo allegato all’informativa, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili espone le principali criticità emerse in sede di applicazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2018 e formula alcune proposte di soluzione che si auspica possano trovare accoglimento in sede di revisione degli indici ovvero, laddove necessario, in sede normativa.
Saranno presentate dal consiglio nazionale alla prossima riunione del Commissione di esperti il 24 ottobre 2019.
Tra le criticità, è evidenziato il problema del cd “coefficiente individuale” positivo, che il software Isa considera fra gli elementi fondamentali per il calcolo delle varie posizioni.
Ora, “un coefficiente individuale positivo se da un lato contraddistingue favorevolmente l’azienda ‘per il passato’, tende paradossalmente ad elevare la stima dei ricavi e del valore aggiunto in relazione al periodo d’imposta 2018 avendo come effetto collaterale indesiderato, spesse volte, quello di deprimere il voto Isa nell’annualità in questione.
Questa è di fatto la spiegazione tecnica dei punteggi anche molto negativi (sotto sufficienza) maturati da alcuni contribuenti, specie in presenza di coefficienti particolarmente elevati.
Viceversa per coloro che hanno avuto un coefficiente individuale negativo andrebbe mantenuto l’approccio favorevole che ha facilitato molti ‘adeguamenti’ (rispetto agli studi di settore dove le distanze da colmare erano ben più ampie) registrati per il periodo d’imposta 2018”.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".