E’ stato organizzato, ieri, a Roma dall'Agenzia delle Entrate, insieme a Sogei e Sose, un incontro sugli Isa, durante il quale l’Amministrazione finanziaria ha fornito risposte ad alcuni dei principali quesiti riguardanti l’applicazione dei nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale.
L’occasione è stata colta anche per presentare il software di calcolo, oltre che per fare il punto della situazione circa le difficoltà riscontrate nell'elaborazione del nuovo strumento di compliance che ha sostituito, con effetto dal periodo d'imposta 2018, gli studi di settore.
Antonino Maggiore, direttore dell’Agenzia delle Entrate, aprendo l'incontro sugli Isa, ha proprio sottolineato come questo sia uno “Strumento di stimolo alla compliance e segno di cambiamento epocale da ricercare nell’incontro preventivo con il contribuente”.
Il Direttore ha voluto, infatti, porre l’accento proprio sul cambio di rotta rispetto agli studi di settore. Il nuovo strumento di affidabilità fiscale, introdotto dal Dl n. 50/2017, consente di attuare una ricostruzione ad hoc del contribuente attraverso i dati contabili e strutturali nell’ottica di modulare l’indice della propria posizione e di verificare il proprio grado di affidabilità.
Fondamentale è il sistema della premialità, in cui si vede chiaramente il superamento della logica degli studi di settore e il nuovo obiettivo degli Isa: fare una valutazione del comportamento dell’azienda che miri a valorizzare chi risulta più affidabile e non solo a ricercare l’anomalia. Naturalmente, sicuri sono i vantaggi per i contribuenti che risultano affidabili.
In base al punteggio raggiunto, i soggetti possono, per esempio, essere esclusi da alcuni tipi di controlli o beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti da parte del Fisco o essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta.
Riguardo proprio all’esonero dall’applicazione del visto di conformità da parte dei soggetti che totalizzano un punteggio pari o superiore a 8 negli Isa applicati nella dichiarazione dei redditi 2019, relativa all’anno 2018, è stato precisato che l’esonero si applica in maniera separata, in relazione alle imposte sui redditi (Ires e Irpef) e all’Irap. Il bonus fruibile per anno è, quindi, complessivamente di 40mila euro.
Sempre con riferimento ai vari livelli di premialità e alle conseguenti classi di contribuenti che vengono formate sulla base dei punteggi ottenuti, è stato poi aggiunto che tutti quei contribuenti con punteggi superiori a 6, ma inferiori a 8, devono essere considerati come mediamente affidabili e, quindi, non a rischio selezione.
Circa il dubbio espresso se l’adeguamento volontario per i soggetti originariamente insufficienti agli Isa potesse essere considerato come un motivo di sospetto verso quel contribuente che, elevando in dichiarazione i propri ricavi, in qualche modo ammettesse la colpa spingendo l’Amministrazione finanziaria ad un controllo più mirato, è, invece, emerso, durante il dibattito, l’orientamento secondo il quale il contribuente che migliora il punteggio del proprio profilo fiscale grazie all’adeguamento di ricavi o compensi, acquisisce a tutti gli effetti il nuovo voto Isa che supera e sostituisce il precedente. Ciò è molto importante, in quanto, ai fini della formazione delle liste selettive, rileverà solo il punteggio finale e non il precedente.
A conclusione dell’incontro del 20 giugno, articolato in due parti, la prima, dal titolo “I nuovi Isa 2019” e, la seconda, in cui sono stati affrontati gli aspetti relativi alla Compliance by design, l’Agenzia delle Entrate ha presentato la guida dedicata ai nuovi indici di affidabilità fiscale, disponibile dallo stesso giorno sul proprio sito web, nella sezione dedicata alla collana “L’Agenzia informa”.
Nella guida è possibile trovare una risposta alle domande più frequenti in tema di applicazione degli Isa, quali:
Nella pubblicazione vengono illustrati i nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale e, nello specifico, viene spiegato come essi consentano agli operatori economici di valutare autonomamente la propria posizione e di verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10.
L’applicazione degli Isa tiene conto di una pluralità di indicatori sostanzialmente riconducibili a due gruppi: indicatori elementari di affidabilità e indicatori elementari di anomalia.
Più alto è il valore dell’indice, maggiore è l’affidabilità fiscale e, a determinati livelli di affidabilità fiscale, vengono riconosciuti specifici vantaggi.
Per l’attribuzione del punteggio Isa, il contribuente deve comunicare all’Agenzia delle Entrate, attraverso gli appositi modelli, i propri dati economici, contabili e strutturali rilevanti.
Nella Guida, un intero capitolo (il terzo) è dedicato proprio ai benefici per i contribuenti affidabili, mentre un altro illustra le regole generali di compilazione del modello per la comunicazione dei dati, che costituisce parte integrante del modello Redditi e deve essere presentato da imprese e professionisti che applicano gli Isa.
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