"E’ giunto il momento di unirsi e porre fine a questo assordante silenzio delle istituzioni", è la voce del presidente dell'Unione giovani commercialisti, Daniele Virgillito, affidata al comunicato stampa Ungdcec del 2 settembre 2019.
Hanno dato il la alla protesta le mail ricevute dagli intermediari per le precompilate Isa sbagliate.
Il sindacato più rappresentativo della categoria, con i suoi 12 mila iscritti in tutta Italia, rivolge un appello: "Chiediamo alle associazioni datoriali e a tutte le voci che fanno parte del coro dei contribuenti, di unirsi alla nostra protesta affinché le istituzioni si rendano conto che il Paese ‘reale’ non si arresta nell’attesa che si costituisca un nuovo Governo o vengano indette altre elezioni”.
Nel comunicato, nero su bianco, tutta la concitazione: “È urgente rendere facoltativa l’applicazione degli Isa per il 2018”.
Il presidente Ungdcec invita la classe politica a rivedere l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità con cui l’Agenzia delle entrate vuole favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili.
L’Idea dell’Unione dei giovani commercialisti:
L’Ungdcec chiede rispetto: “Il decreto ministeriale di agosto viola i più elementari principi di uno Stato di diritto, oltre a prendersi di fatto gioco di chi, come noi, ha chiesto più volte almeno il rispetto dello statuto del contribuente. Tutto ciò - spiega Virgillito - è emerso in modo ancora più evidente dalle comunicazioni che la stessa Agenzia ha inviato agli intermediari ammettendo candidamente che le precompilate Isa sono sbagliate e i calcoli tutti da rifare”.
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