Il vice ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, ha inserito nel disegno di legge della Finanziaria 2008 due nuovi interventi: la riscrittura dell’imponibile Irap per le Spa e l’invio dei dati Irap direttamente alle Regioni. Di fatto, si tratta di una vera e propria rivoluzione che sottende l’intento di semplificare la vita di contribuenti, amministrazioni ed enti, ma che porta con sé diversi ostacoli. Per quanto riguarda il valore della produzione di società di capitali ed enti commerciali, secondo 2008 la base imponibile sarà quella derivante dal conto economico di esercizio, compilato secondo criteri civilistici. Questa semplificazione, se da una parte ha come effetto immediato la scomparsa dei cosiddetti secondi o terzi binari nella determinazione del valore della produzione, dall’altra obbligherà inevitabilmente gli uffici, in fase di accertamento, a farsi consegnare direttamente i bilanci. Anche per quanto riguarda la regionalizzazione dell’Irap, i problemi sul tappeto sono tanti. Infatti, sebbene essa rappresenti l’occasione per superare i difetti dell’attuale sistema di assegnazione del gettito, eliminare da Unico i dati Irap e farli inviare direttamente agli enti territoriali comporta, in primo luogo, la necessità di gestire il rapporto con i contribuenti, chiamati a trasmettere Unico alle Entrate e i dati Irap alle Regioni.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".