Quali sono i parametri per ottenere l’abilitazione al servizio Entratel per la trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali? Le mosse da fare riassunte dall’Agenzia delle Entrate con risposta n. 79 del 7 febbraio 2022.
Lo spunto arriva da un caso pratico: una società che svolge in via principale attività di consulenza imprenditoriale, amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale (codice ATECO 702209) e, in via secondaria, si occupa “dell'elaborazione elettronica di dati, servizi contabili, fiscali con compilazione dei dichiarativi, di segreteria e copisteria, consultazione pubblici registri accesso e svolgimento di pratiche presso uffici pubblici e privati” (codice Ateco 631111), al momento si avvale di un intermediario per l’invio delle dichiarazioni dei redditi. E’ sua intenzione, però, iniziare a provvedere direttamente alla trasmissione delle dichiarazioni eccetto quando sia necessario apporre il visto di conformità, attività di esclusiva competenza dell'intermediario.
In premessa, viene ricordato che è il Dpr n. 322/1998 ad identificare i soggetti incaricati della sola presentazione delle dichiarazioni trasmesse in via telematica attraverso Entratel.
Tra questi, è noto, oltre a commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro, si fa riferimento anche ad altri incaricati individuati dal Mef (decreto del 19 aprile 2001): tale atto ricomprende coloro che esercitano abitualmente l'attività di consulenza fiscale.
Inoltre, gli iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali e dei consulenti del lavoro e i soggetti iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la subcategoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria possono richiedere l’autorizzazione a rilasciare il visto di conformità dei dati delle dichiarazioni.
In primo luogo, l’Agenzia rammenta che l'abilitazione alla trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali può essere chiesta solo da soggetti in possesso della partita IVA.
Il passo successivo è inviare un'apposita comunicazione preventiva all'Agenzia delle entrate con allegata una copia della polizza assicurativa.
Dopo il consueto controllo, l’Amministrazione fiscale iscrive il richiedente nell'apposito elenco dei professionisti abilitati al rilascio del visto di conformità.
Come stabilito con risoluzione n. 99/E/2019, è richiesta l’identità soggettiva tra chi appone il visto di conformità e chi predispone e trasmette la dichiarazione.
Tornando alla questione sottoposta, è possibile ottenere l'abilitazione al servizio Entratel, per l’invio telematico delle dichiarazioni, solo se l'attività di consulenza fiscale è svolta con “abitualità".
Ulteriormente, si specifica che l’amministratore unico della società istante non può essere abilitato ad Entratel perché sprovvisto di autonoma partita IVA.
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