Interessi liberi da svalutazioni

La circolare 12/E di ieri ha raccolto, conferendo loro ufficialità, i chiarimenti di Telefisco 2008, la manifestazione organizzata dal Sole 24 Ore lo scorso 29 gennaio. Molte precisazioni hanno riguardato il nuovo meccanismo dell’articolo 96 del Tuir, previsto per limitare la deducibilità degli interessi passivi per le società di capitali. Un caso trattato nelle risposte è il riporto delle eccedenze non sfruttate nella fusione: qualora la incorporata abbia eccedenze di interessi passivi non dedotti, queste potranno essere sfruttate dall’incorporante solo se preventivamente superato il test di vitalità deciso per il riporto perdite. In caso affermativo, le eccedenze potranno essere utilizzate nei limiti del patrimonio netto della società che le ha generate, computato con le regole di cui all’articolo 172 del Testo unico.

La circolare esamina anche il nuovo regime dei costi delle auto aziendali (Dl 81/2007): la società può dedurre il 40% della quota di ammortamento dell’anno senza che sia necessario verificare che l’importo, sommato alle deduzioni pregresse, non superi il 40% del valore ammortizzabile.

Sul capital gain dei privati non imprenditori (articolo 67 Tuir), la circolare 12 fuga il dubbio sulla tassazione della cessione di una partecipazione detenuta in una società di capitali non quotata, in parte in piena proprietà e in parte in nuda proprietà, quest’ultima senza diritto di voto: le partecipazioni complessivamente cedute vanno considerate qualificate poiché unitariamente superano la soglia del 20% prevista dall’articolo 67, lettera c), Tuir. Ciò anche dopo aver ragguagliato la quota in nuda proprietà in base alla percentuale prevista dalla tabella allegata al Dpr 131/86 in materia di imposta di registro.