Il provvedimento sulle intercettazioni, approvato lo scorso giugno dal Consiglio dei Ministri, prevede che queste possano essere disposte solo per i reati con pene superiori ai dieci anni, ad eccezione dei reati contro la p.a. ed i gravi delitti come l'associazione mafiosa. Si prevede il carcere da 1 fino a 3 anni per i giornalisti che pubblichino intercettazioni vietate e fino a 5 anni per chi riveli segreti d'ufficio. Secondo i tecnici, alcune novità , come l'eliminazione del noleggio degli apparati, porterebbero a ridurre le spese fino ad un risparmio di oltre 11 milioni di euro al mese.
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