Nella seduta dell’8 settembre 2017, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, tre decreti legislativi che contengono integrazioni e correzioni ai decreti di attuazione della riforma della pubblica amministrazione.
Tra questi, un provvedimento che, sulla base di quanto previsto dalla legge delega e allo scopo di accelerare l’attuazione dell’agenda digitale europea, completa e modifica alcune disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale (Decreto legislativo n. 82/2005).
Le misure ivi contenute sono volte a rafforzare la natura di “carta di cittadinanza digitale” con disposizioni che – si legge nel comunicato di fine seduta del Consiglio dei ministri - attribuiscono a cittadini e imprese il diritto:
Tra le linee dell’intervento viene segnalato anche l’intento di promuovere l’integrazione e l’interoperabilità tra i servizi pubblici erogati dalle diverse amministrazioni, di garantire maggiore certezza giuridica in materia per quanto riguarda la formazione, la gestione e la conservazione dei documenti digitali, di rafforzare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale e di accrescere il livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale, di promuovere il patrimonio informativo pubblico e di garantire un utilizzo più efficace dei dati pubblici attraverso moderne soluzioni di data analysis.
Nel decreto è disciplinata una nuova firma elettronica “avanzata”, con una procedura nella quale il documento viene formato “previa identificazione del suo autore”, di modo da garantire maggiormente la sicurezza e l’immodificabilità del testo.
Gli altri decreti legislativi di attuazione della riforma della pubblica amministrazione sono invece rivolti, il primo, alla razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, l’altro, alla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali.
Sempre nel corso della medesima seduta, il Consiglio dei ministri ha poi approvato, in esame preliminare, altri quattro decreti legislativi, questa volta di attuazione ed adeguamento della normativa nazionale a direttive o regolamenti europei.
Si segnala, tra questi, il decreto sulla disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che prevede anche l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento e della direttiva 2011/91/UE.
L'ultimo decreto legislativo contiene norme di adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2015/760, sui fondi di investimento europei a lungo termine.
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