Con il messaggio 4 maggio 2023, n. 1611 (non ancora pubblicato sul sito istituzionale), l’Inps rende noto che è stata avviata la gestione delle domande di pensione anticipata c.d. opzione donna a seguito delle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2023.
Si rammenta che con la circolare n. 25 del 6 marzo 2023, l’Inps ha fornito le istruzioni in merito all’accesso alla c.d. opzione donna di cui all’articolo 1, comma 292, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, relativamente ai destinatari della norma, ai requisiti e alle condizioni richieste, alla decorrenza della pensione nonché alle modalità di presentazione dell’istanza.
L’Istituto Previdenziale comunica che la liquidazione della pensione anticipata c.d. opzione donna è rivolta agli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO), ai fondi sostitutivi ed esclusivi della stessa anche in regime internazionale.
Il trattamento pensionistico non può avere decorrenza anteriore al:
Con riferimento al personale del comparto scuola e AFAM rimangono valide le modalità di accesso a partire dal 1° settembre 2023 e dal 1° novembre 2023.
Per quanto riguarda le lavoratrici iscritte al Fondo Elettrici, al Fondo Ipost, al Fondo Ferrovie e alla Gestione Pubblica la decorrenza non può essere minore della data di presentazione della domanda di pensione.
NOTA BENE: L’accesso all’opzione donna è consentito anche laddove siano stati raggiunti i requisiti ordinari per l’accesso a pensione (in caso di accesso al pensionamento con opzione donna non trovano applicazione le disposizioni previste dal comma 40, dell'articolo 1, della legge n. 335 del 1995).
L'accesso alla pensione anticipata è incompatibile con l'esercizio dell'opzione al contributivo divenuta irrevocabile. Per tale motivo, in fase di prelievo dell’istanza sarà verificata la presenza sul sistema Felpe di una certificazione per opzione nel sistema contributivo e successivamente – ove la certificazione risulti revocabile - sarà possibile procedere alla definizione della domanda previo annullamento della certificazione di opzione al contributivo presente.
Ai fini dell'accertamento della sussistenza della condizione per l'erogazione del trattamento pensionistici, nei casi di lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese in cui è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa, l’Inps dovrà richiedere tramite PEC i dati relativi alle imprese di riferimento, con particolare riguardo alle date di apertura e chiusura dei relativi tavoli di confronto.
Nel caso in cui sia stata presentata l’istanza “opzione donna legge di bilancio 2023” e nel corso dell’istruttoria venga accertato che l’interessata abbia maturato, entro il 31 dicembre 2021, i requisiti anagrafico e contributivo per accedere alla pensione di cui all'articolo 16, comma 1, del d.l. n. 4/2019 convertito dalla l. n. 26/2019, gli operatori inviteranno la richiedente ad esprimere la propria volontà.
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