L’INPS, con messaggio n. 2936 del 4 luglio 2016, con riferimento ad articoli pubblicati da alcuni organi di informazione riguardanti le conseguenze del recente referendum con cui il Regno Unito ha deciso di uscire dall’Unione Europea (la cosiddetta Brexit), ha fornito alcuni chiarimenti.
Innanzitutto, evidenzia l’Istituto, ad oggi il Regno Unito fa ancora parte dell’UE e continuerà ad essere uno Stato membro fino a quando non sarà conclusa la procedura prevista dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea.
Pertanto, attualmente continuano a trovare applicazione nei confronti del Regno Unito i Regolamenti comunitari di sicurezza sociale (CE) n. 883 del 29 aprile 2004, come modificato dal Regolamento (CE) n. 988 del 16 settembre 2009, e n. 987 del 16 settembre 2009, in riferimento ai quali rimangono vigenti le relative disposizioni applicative emanate dall’Istituto.
Inoltre, il Regno Unito continua ad applicare ai cittadini extracomunitari il regolamento n. 859/2003 e, quindi, i regolamenti n. 1408/71 e n. 574/1972, per cui continuano ad applicarsi i regolamenti europei di sicurezza sociale e solo all’esito del negoziato sull’uscita del Regno Unito dalla UE sarà possibile valutare se e in quale misura questi regolamenti saranno superati.
Per quanto concerne i pagamenti delle pensioni INPS in Gran Bretagna, sono state chieste, alla banca che per conto dell’INPS gestisce il servizio di pagamento all’estero, informazioni sulle possibili conseguenze della Brexit sulla regolarità dei pagamenti e questa ha evidenziato che:
Infine, conclude il messaggio, al momento non vi sono modifiche neanche sul fronte della documentazione per entrare nel Regno Unito ed i cittadini italiani in Gran Bretagna continuano anche a godere della copertura sanitaria.
Per il futuro, questi aspetti dipenderanno dal tipo di accordo che Regno Unito ed Unione Europea raggiungeranno all’esito della procedura di recesso.
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