Aumentano, per l’anno 2019, gli importi delle prestazioni economiche di malattia, maternità/paternità e tubercolosi. In particolare, per quanto riguarda le lavoratrici autonome (artigiane e commercianti), l’indennità di maternità per i due mesi precedenti la data del parto e per i tre mesi successivi alla stessa data, il congedo parentale, nonché l’indennità per interruzione della gravidanza, ammontano a 48,74 euro.
Con riferimento, invece, ai lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS, gli importi giornalieri per le malattie iniziate nell'anno 2019 corrispondono a:
L’aumento degli importi è dettato dalla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), stimata dall’Istat, che tra il periodo “gennaio 2017 - dicembre 2017” e il periodo “gennaio 2018 - dicembre 2018” è risultato nella misura dell’1,1%. A darne notizia è l’INPS, con la circolare n. 79 del 3 giugno 2019.
Ai fini della liquidazione delle indennità di malattia, maternità/paternità e tubercolosi, la cui misura deve essere calcolata con riferimento a periodi di paga compresi nell’anno 2019, gli importi giornalieri sono stati così rideterminati:
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari, per l’anno 2019 bisogna utilizzare le seguenti retribuzioni convenzionali orarie:
Per i lavoratori iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi per l’anno 2019, che non siano pensionati o che non risultino già assicurati ad altra forma previdenziale obbligatoria, le aliquote contributive pensionistiche, maggiorate dell’ulteriore aliquota contributiva per il finanziamento dell’onere derivante dall’estensione agli stessi della tutela relativa alla maternità, al congedo parentale, agli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera e alla malattia, risultano pari al:
Per gli eventi insorti nel 2019, il limite di reddito previsto ai fini dell’erogazione dell’indennità per degenza ospedaliera e dell’indennità di malattia corrisponde a 70.998,90 euro (pari al 70% del massimale 2018, pari a 101.427,00 euro).
In particolare, l’indennità per la degenze iniziata nell’anno 2019 corrisponde, per ogni giornata indennizzabile, a:
Infine, l’importo da prendere a riferimento ai fini dell’indennità per congedo parentale è uguale all’importo annuo del trattamento minimo pensionistico per il 2019, che è pari a euro 6.669,13 euro (valore provvisorio). Quindi, il genitore lavoratore dipendente che chiede periodi di congedo parentale ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge, ha diritto all’indennità del 30% se il proprio reddito individuale è inferiore a due volte e mezzo l’importo annuo del trattamento minimo di pensione, pari a euro 16.672,83 euro (6.669,13 euro per 2,5).
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