Indennità di espropriazione. Metodo di stima rimesso al giudice di merito

Pubblicato il 06 settembre 2017

In tema di liquidazione dell’indennità di espropriazione per le aree edificabili, la determinazione del valore del fondo può essere effettuata sia con metodo sintetico comparativo – volto ad individuare il prezzo di mercato dell’immobile attraverso il confronto con quello di beni aventi caratteristiche omogenee – sia con metodo analitico ricostruttivo, fondato sull’accertamento del costo di trasformazione del fondo. Non può infatti stabilirsi tra i due enunciati criteri, un rapporto di regola ad eccezione, restando rimessa al giudice di merito la scelta di un metodo di stima improntato, per quanto possibile, a canoni di effettività.

Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, prima sezione civile, con sentenza n. 20722 del 4 settembre 2017, respingendo il ricorso di alcuni comproprietari di un fondo oggetto di espropriazione, che avevano convenuto in giudizio il Comune, ritenendo inappropriato il calcolo dell’indennità loro conferita.

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