Il 3 maggio 2016 il Presidente del Cnf Andrea Mascherin ha incontrato il Ministro della giustizia Andrea Orlando per analizzare, principalmente, forme di tutela dell’equo compenso professionale, nonché per approfondire l’impatto che l’esercizio della professione legale tramite società di capitali, possa avere nella produzione di servizi legali.
Diversi ed ulteriori i temi trattati nel corso del tavolo tecnico, in occasione del quale Mascherin ha riconosciuto l’ampio impegno profuso dal Ministero, mediante l’investimento di risorse economiche nella giustizia civile e l’incentivazione di soluzioni alternative al processo, come la negoziazione assistita. Il tutto, con l’auspicio e l’invito a proseguire la mobilitazione di mezzi economici e risorse umane, per centrare ancora nuovi obiettivi, senza incidere sulle prerogative difensive del processo.
Il Guardasigilli si è inoltre mostrato sensibile al tema dell’equo compenso per professionisti - ritenuto non rinviabile- aderendo alla richiesta di istituire un tavolo ministeriale che predisponga un intervento legislativo in proposito, prendendo le mosse dalla bozza presentata dal Cnf.
Altro tema trattato, è quello concernente la natura giuridica degli Ordini forensi. In proposito, l’Agorà con cui il Cnf riunisce tutti i Consigli, ha in preparazione uno studio per superare l’incertezza tra natura pubblica e associazione di imprese, da cui il Ministero della giustizia prenderà spunto per fare i dovuti approfondimenti.
Il Guardasigilli provvederà inoltre - annuncia il Cnf nel comunicato del 4 maggio 2016 – ad individuare un veicolo rapido per le elezioni dei Consigli degli Ordini.
Sulla questione delle società di capitali come azionisti esterni, il gruppo di studio dovrà valutare l’impatto che tali partecipazioni potrebbero avere sul sistema dei servizi legali, guardando con particolare attenzione ai riflessi sulle prerogative di autonomia ed indipendenza degli avvocati, nonché alle problematiche di carattere previdenziale.
Ed ancora, il Ministro ha appoggiato l’importanza delle specializzazioni forensi, condividendo l’impegno del Cnf nel promuoverle.
Quanto al tema della geografia giudiziaria, ha invece annunciato che esso sarà oggetto di una riflessione non affrettata, dunque non in questa sede.
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