Inaugurazione anno giudiziario 2016

Pubblicato il 04 marzo 2016

Si è celebrata il 3 marzo 2016 a Roma la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario forense 2016, ove il Presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin ha tenuto la propria relazione, soffermandosi su diverse tematiche dell’Avvocatura, con l’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Socio di capitale, modifiche in corso

Quanto all'apertura del mondo forense al socio di capitale nelle società tra avvocati – prevista dal Ddl Concorrenza ora all'esame del Senato - il Guardasigilli ha dichiarato che non è comunque ragionevole chiudere le porte ad una organizzazione della professione in forma societaria, che può costituire una buona opportunità per un maggior dinamismo dei servizi legali (contenendone i costi a vantaggio dei più giovani).

In proposito, il Ministro ha comunque ricordato come siano all'esame misure correttive del Ddl in questione, tra cui un emendamento (approvato in Senato) secondo cui la maggioranza dei membri dell’organo di gestione deve essere composta da soci avvocati. Una misura che va a rafforzare l’ulteriore previsione per cui almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto devono essere di avvocati iscritti all'albo.

Negoziazione assistita non decolla

Se la negoziazione assistita sta dando buona prova di sé per quanto riguarda separazioni e divorzi (con il 75% degli accordi conclusi con successo), stenta tuttavia a decollare per tutte le altre materie.

Lo ha dichiarato il Ministro Orlando sempre nel corso dell’Inaugurazione, laddove è emerso – a seguito di un monitoraggio dei primi risultati – che al di fuori di separazioni e divorzi (ad esempio nei contenziosi per risarcimento danni da sinistro stradale o richieste di somme di denaro sotto i 50 mila euro) gli accordi raggiunti non superano la soglia del 25%.

Tuttavia, aldilà delle plurime segnalazioni di disinteresse per l’istituto da parte di avvocati e magistrati, Orlando ha comunque difeso l’intervento, che ha contribuito a dare corpo ad un circuito alternativo di giurisdizione alternativa. Ha inoltre ricordato come in materia, da ultimo, la Legge di Stabilità abbia reso definitivi degli incentivi fiscali che prima erano provvisori

Accertamento esercizio della professione ed esame di Stato  

L’ulteriore annuncio riguarda l’introduzione, a breve, del nuovo esame di Stato d’avvocato nonché nuove regole per l’accertamento della professione forense.

I due decreti di attuazione del nuovo ordinamento forense sono stati infatti firmati dal Ministro della Giustizia ed attendono solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Resta da vidimare il Regolamento sul praticantato presso gli uffici giudiziari ed il nuovo tirocinio.

In particolare, lo schema di decreto sull'accertamento dell’esercizio effettivo della professione forense prevede che gli Ordini territoriali debbano verificare ogni tre anni che la professione venga esercitata dagli iscritti all'Albo in modo effettivo, continuativo, abituale e prevalente, attraverso la rispondenza ai seguenti requisiti essenziali e non alternativi:

Quanto all'esame di Stato, la novità principale – se confermata – consiste nella istituzione di un server centrale presso il Ministero della Giustizia da cui verranno estratte di volta in volta le domande per la prova orale, di modo che saranno eliminate le disparità tra i distretti delle Corti d’Appello.

Allo scritto invece i candidati potranno portare esclusivamente testi di legge stampati e pubblicati a cura di un editore ed il testo della prova sarà inviato dal Ministero tramite Pec direttamente al Presidente della Commissione tra i 120 ed i 60 minuti precedenti l’inizio della prova stessa.

Paventato infine, nel corso dell’inaugurazione, un riconoscimento contrattuale del praticantato, attraverso un restyling delle modalità di lavoro presso gli studi legali.

 

 

 

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