Il Senato sta lavorando a una proposta di legge per offrire una maggiore protezione ai revisori legali, ispirandosi alle norme già introdotte per i collegi sindacali. L’obiettivo è stabilire con chiarezza fino a che punto un revisore possa essere ritenuto civilmente responsabile per danni causati a società, soci o terzi.
Durante la definizione della proposta legislativa (atto 1426), che intende ampliare le tutele per i professionisti già previste dalla legge 35/2025 a favore dei sindaci societari – in vigore dal 12 aprile 2025 – è emerso un articolo 2 contenente una disposizione transitoria molto attesa dai professionisti del settore.
Questa disposizione, se approvata dal Parlamento, permetterebbe l’applicazione del principio della responsabilità limitata non solo per i sindaci (come già previsto), ma anche per i revisori legali (in attesa di approvazione), includendo anche “i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge”.
La nuova disciplina normativa stabilisce che la responsabilità civile dei revisori legali sia circoscritta a un importo multiplo rispetto al compenso ricevuto, fatta eccezione per i casi di dolo. Il meccanismo prevede soglie distinte a seconda che il revisore sia una persona fisica oppure una società.
Per i revisori persone fisiche:
Per le società di revisione:
In ogni circostanza, viene comunque fissato un limite assoluto alla responsabilità civile, pari a 16 milioni di euro.
Collaboratori
I componenti del team incaricato della revisione, così come i dipendenti della società coinvolti nell’esecuzione dell’incarico, sono soggetti agli stessi limiti di responsabilità stabiliti per i revisori legali in forma individuale. All’interno dei rapporti tra soggetti coobbligati, ciascuno risponde in misura proporzionale al proprio apporto concreto nella produzione del danno.
Chi intende agire legalmente per ottenere un risarcimento danni ha tempo fino a cinque anni dalla data della relazione di revisione sul bilancio (sia ordinario che consolidato), in linea con quanto stabilito per i collegi sindacali.
Se il Parlamento approverà definitivamente la proposta, si tratterà di un cambiamento significativo per i revisori legali, in quanto contribuirà a ridurre l’incertezza e il peso dei rischi professionali legati alla loro attività.
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