In arrivo i controlli su 76mila coop

Pubblicato il 24 aprile 2006

Si prevedono tempi duri per le società cooperative: sono attualmente al vaglio della Ue i benefici per chi ha la mutualità prevalente (Cassazione sentenza n. 3525, depositata il 17 febbraio 2006), mentre sul fronte interno il ministero delle Attività produttive dovrà decidere le sorti delle imprese che non si sono iscritte all’Albo. In merito al primo punto, sono circa 70mila le coop a mutualità prevalente che rischiano di perdere le agevolazioni fiscali di cui sono destinatarie, se le giudicherà “aiuti di Stato” e, in quanto tali, in contrasto con i principi comunitari sulla libera concorrenza. In tal caso, le coop in questione non solo si vedrebbero bloccare ogni tipo di aiuto, ma addirittura potrebbero essere costrette a restituire quelli ottenuti in passato. In merito al secondo punto, si tratta invece, di altre 76mila società cooperative presenti nel Registro imprese, ma che non hanno provveduto a richiedere l’iscrizione al nuovo Albo delle coop e per le quali, quindi, stanno per scattare i controlli del ministero delle Attività produttive diretti ad accertare l’effettiva esistenza e l’esclusione da ogni forma di beneficio.

Le agevolazioni tributarie a favore delle imprese cooperative sono state ridimensionate dalla legge 311/2004. Inoltre, le stesse sono state costrette al rispetto di una serie di vincoli di carattere civilistico e in particolare al requisito della mutualità prevalente, secondo quanto disposto dall’articolo 2513 del Codice civile. L’Autore prende in esame le principali agevolazioni per le coop. 

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