Un documento contenente le linee guida per il risanamento delle imprese agricole è stato diffuso dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec).
L’intento è di approfondire gli aspetti relativi alla gestione delle imprese agricole e di individuare linee guida a supporto dei professionisti chiamati ad intervenire nei processi di risanamento al fine di favorire la continuità aziendale.
Il contributo è stato redatto nell'ambito del tavolo istituito sulle procedure delle crisi da sovraindebitamento con la collaborazione delle associazioni più rappresentative degli agricoltori (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Alleanza Cooperative Italiane, AnBi) ed Enpaia.
Le difficoltà in cui si trovano le aziende agricole sono dovute anche alla pandemia; la situazione ha dato adito a mafie ed organizzazioni criminose di proliferare.
Il progetto messo in piedi dal Cndcec vuole condividere un protocollo tra gli interessati che offra indicazioni per favorire il risanamento dell’azienda agricola sovraindebitata anche nell’ottica del perseguimento del soddisfacimento dei creditori. Nell’ambito del risanamento, assume importanza la figura del professionista consulente d’impresa, chiamato ad asseverare la bontà del piano e della situazione patrimoniale di base.
Infatti, l’art. 9, comma 3, L. n. 3/2012, obbliga l’imprenditore che intenda accedere all’accordo di composizione a depositare le scritture contabili degli ultimi tre esercizi, al fine di consentire all’Organismo di composizione della crisi o all’attestatore di comprendere al meglio la realtà aziendale e la situazione di partenza e le valutazioni si cui si fonda il piano di risanamento.
Ciò posto, occorre considerare che per la maggior parte delle imprese agricole non vi è obbligo della tenuta delle scritture contabili e di redigere i bilanci; dunque, la redazione di una situazione patrimoniale che esponga la realtà aziendale in base ai criteri di correttezza, veridicità e chiarezza, può essere opportuna, tanto più se si considera che su tale documentazione e su un piano economico-finanziario prospettico di corredo il creditore, specie quello bancario, potrà riporre il proprio affidamento.
Ma le elaborate Linee guida possono costituire anche il faro per facilitare il finanziamento dell’impresa agricola in caso di accesso alla composizione della crisi tramite gli strumenti individuati nella legge n. 3/2012.
In conclusione, le indicazioni del Cndcec rappresentano utili raccomandazioni per la redazione di una situazione patrimoniale e finanziaria aggiornata dell’impresa agricola, allegando un’asseverazione della veridicità e dell’attendibilità delle informazioni da parte di professionisti indipendenti iscritti all’Albo dei Commercialisti e al registro dei revisori legali;
Inoltre, si prestano alla redazione di un business plan che contenga l’indicazione completa della natura, degli obiettivi e delle caratteristiche degli obiettivi d’impresa, insieme a principi di redazione dedicati all’impresa agricola.
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