Il nuovo reato di falso in attestazioni e relazioni

Pubblicato il 06 agosto 2012 Il testo del Decreto legge Sviluppo, n. 83/2012, convertito in legge presso l’Aula del Senato il 3 agosto, introduce, nell’ambito delle procedure fallimentari di concordato preventivo e di omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti, il reato di falso in attestazioni e relazioni, reato di cui dovrà rispondere il professionista che, nel redigere le relazioni ed attestazioni previste alla normativa concorsuale, esponga false informazioni o ometta eventuali informazioni rilevanti.

Le due condotte sono configurabili in presenza di dolo generico consistente nella volontà di porre in essere la condotta commissiva od omissiva nella consapevolezza della falsità dei dati. Nel caso in cui il fatto venga commesso dal professionista al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri o in cui dal fatto consegua un danno per i creditori è previsto un aggravamento della pena.

Sulla nuova fattispecie, operativa per i procedimenti introdotti dal trentesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione (attualmente in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), si è espresso l’ufficio studi della Corte di cassazione con relazione n. III/7/2012 nel cui testo viene avanzata qualche perplessità circa le due condotte espressamente contemplate. Vi sarebbe, in particolare, una “asimmetria” tra la condotta commissiva e quella omissiva in quanto, mentre la falsità commissiva potrebbe integrare il nuovo reato anche se non rilevante, la fattispecie omissiva riguarderebbe solo informazioni definite espressamente rilevanti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Lavoratori italiani all'estero: retribuzioni convenzionali 2025

12/02/2025

Stock option e fringe benefit: come trasmettere all'Inps i dati 2024

12/02/2025

Inps: verifica delle prestazioni collegate al reddito per l’anno 2022

12/02/2025

Esenzione IMU dei fabbricati rurali: rileva il dato dell’accatastamento

12/02/2025

Professionisti: niente risarcimento per sanzione disciplinare ridotta in appello

12/02/2025

Certificazione della parità di genere, contributi alle PMI: domande dal 26 febbraio

12/02/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy