Il Milleproroghe va alla Camera. Contributi autonomi fermi al 27%
Pubblicato il 18 febbraio 2015
Lo scenario delle opzioni che si presenta per il 2015, dopo l
'approvazione del Milleproroghe (DL 192/2014) nelle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio alla Camera, in merito ai
contribuenti minori, è questo:
- regime ordinario;
- regime fiscale agevolato per autonomi, ex L.
190/2014 (imposta sostitutiva al 15% per chi ha ricavi fino a 15mila euro);
- regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, ex DL
98/2011 (imposta sostitutiva al 5% per chi ha ricavi fino a 30mila euro, con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento del 35esimo anno d’età).
Il regime delle nuove iniziative produttive ex L.
388/2000 ed il regime degli “ex minimi” ex DL 98/2011, sono abrogati.
Approvato anche il
blocco per un anno dell’aumento dei contributi per gli iscritti alla gestione separata Inps. Le partite Iva di collaboratori, free lance e precari, professionisti “senza Cassa” iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS e non pensionati vedranno l’aliquota contributiva previdenziale del 27% e non del 30%.
Un emendamento prevede il rinvio al 2016 della decorrenza dell’abolizione dell’obbligo di presentazione della dichiarazione IVA in forma unificata e della comunicazione dati IVA.
Il milleproroghe inizia l'iter alla Camera con una probabile blindatura.
Sull'argomento autonomi si segnala la diffusione del Manifesto delle libere professioni, presentato a Palazzo Madama da Confprofessioni, Confassociazioni, Colap, Alta partecipazione ed Acta, in cui si evidenziano i diritti negati dei professionisti come il welfare, la pensione e l’equo compenso.
Armonizzati i termini della voluntary
I termini del monitoraggio fiscale verranno dimezzati per chi decide di collaborare ed ha attività e beni in paesi che stanno stringendo accordi fiscali con l’Italia.
I termini di accertamento fiscale a carico del contribuente non si raddoppiano se il paese in cui ha i risparmi stringe un accordo fiscale con l’Italia entro il 2 marzo 2015, ma lo stesso non è stato previsto per il monitoraggio fiscale, cioè per la mancata indicazione nella dichiarazione dei redditi (quadro RW) delle disponibilità estere, che prevede il termine di 10 anni.
L'emendamento accettato dalle Commissioni rimedia ad un difetto di armonizzazione che rende poco appetibile la voluntary.
Sempre sul tema, un altro emendamento stabilisce che se l’attività del professionista è limitata alla valutazione circa l’opportunità, per il suo assistito, di accedere o meno alla procedura di voluntary disclosure e non segue il conferimento dell’incarico, non sussistono gli obblighi di segnalazione connessi alla disciplina dell’autoriciclaggio.
Tra le altre misure correttive il differimento al 30 luglio 2015 del termine entro cui gli enti locali interessati possono chiedere il mantenimento degli uffici dei giudici di Pace di cui era stata chiesta la chiusura.