Dall'anno 2004, la Banca d'Italia non stabilisce più, ex Dlgs n. 213/98, la percentuale del tasso ufficiale di sconto, ma s'allinea al tasso di rifinanziamento principale fissato dai provvedimenti della Banca centrale europea (in sigla Bce). Il 1° dicembre scorso, la Bce ha deciso l'aumento dal 2% al 2,25% del tasso, con efficacia dal 6 dicembre 2005: il più immediato impatto dell'aumento percentuale si ha sulle disposizioni che regolano la tassazione dei prestiti obbligazionari, ma l'aumento del tasso Bce influenza anche i calcoli per l'eventuale applicazione della thin capitalization. In entrambi i casi l'effetto è comunque favorevole al contribuente.
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