Le soft skill: la chiave per trovare lavoro più velocemente
Scegliere la professione giusta in base alle proprie inclinazioni e, al contempo, più richiesta dal mercato del lavoro è, oggi, la grande sfida dei giovani italiani.
In un contesto che vede sempre più diminuire nel nostro Paese gli occupati tra i 15 e i 34 anni diventa, infatti, ancor più importante dotare i ragazzi di strumenti funzionali a orientarsi in maniera corretta, consapevoli di quali siano attualmente le professioni “vincenti” e le competenze da acquisire che risultino poi spendibili e utili a contribuire a creare più elevati livelli di retribuzione.
A questo punta il progetto “Circuito Lavoro, il percorso della conoscenza sulla strada dell’occupazione”, che si terrà nell’Aula dell’Orientamento al Lavoro al Festival del Lavoro 2019, in programma dal 20 al 22 giugno al Mi.Co. di Milano. L’iniziativa, nata in collaborazione con il Salone dello Studente - Campus Orienta ospiterà studenti, laureandi, laureati e - più in generale - giovani in cerca di occupazione, che potranno partecipare a un percorso a tappe per misurare le proprie capacità, testare le competenze e ricevere consigli utili da esperti in ricerca e selezione del personale per scegliere la professione giusta.
Secondo l’indagine dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro - “I fabbisogni professionali delle imprese. L’analisi della domanda di professioni del futuro: hard e soft skill” - essere persistenti, riconoscere i problemi e avere la capacità di lavorare in gruppo sono le prime tre competenze trasversali, le cosiddette soft skill, richieste dalle aziende italiane per entrare più velocemente nel mondo del lavoro. E ancora, tra le altre abilità ritenute molto importanti, il saper prendere decisioni e risolvere i problemi (26,2%), fornire servizi adeguati ai clienti (23,7%), saper comunicare (22,4%) ed essere innovativi (21,1%). Così come la conoscenza di una lingua straniera (5,1%), generalmente l’inglese. La fotografia scattata dall’Osservatorio, per la prima volta, sulla base di dati amministrativi e non campionari, analizza quali caratteristiche siano richieste e ritenute indispensabili dalle imprese nel momento in cui decidono di assumere e quanto incidano poi sulla retribuzione. L’aumento in busta paga, ad esempio, è del 25,1% relativamente al requisito della persistenza, dell’8,4% del primo stipendio per l’attitudine a riconoscere problemi e del 6,3% per la capacità di lavorare in gruppo. Le soft skill dei candidati sono quindi molto importanti per le aziende e, soprattutto oggi, è indispensabile per i giovani conoscere tutte quelle abilità che fanno riferimento alla personalità e agli atteggiamenti individuali che bisogna acquisire per aumentare le probabilità di trovare impiego.
È convinzione largamente condivisa che la sfida della quarta rivoluzione industriale sarà vinta da quei Paesi che sapranno adeguare la preparazione delle proprie risorse umane in competenze tecnologiche e trasversali alle esigenze delle imprese del futuro, dominate dalla diffusione dei robot e dell’intelligenza artificiale, che richiedono professionisti altamente qualificati, capaci d’innovare per essere concorrenziali.
Il rapporto redatto dall’Osservatorio, infatti, si focalizza anche sulla classifica delle professioni “vincenti”, che dal 2012 al 2017 hanno registrato la maggiore crescita (+1,2 milioni) in valori assoluti del numero degli occupati, e delle prime professioni “perdenti”, spiazzate dall’evoluzione tecnologica o da fenomeni di crisi, che registrano, nello stesso periodo, la maggiore flessione del numero dei lavoratori. La crescita complessiva di 1,2 milioni di occupati - specifica il rapporto - nelle 29 professioni vincenti riguarda per una quota del 44% (529 mila) quelle altamente qualificate, del 37% (452 mila) quelle mediamente qualificate e solo del 19% (226 mila) quelle non qualificate.
Alla luce di queste informazioni, il percorso messo a disposizione dei più giovani nell’Aula dell’Orientamento diventa un ulteriore strumento, utile e concreto, per conoscere i propri punti di forza e quelli di debolezze da colmare e per scegliere il proprio futuro. Un motivo in più per partecipare alla X edizione del Festival del Lavoro previa iscrizione (gratuita) su www.festivaldellavoro.it.
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