Il Cdm approva le modifiche sui brevetti

Pubblicato il 17 aprile 2010
Il Consiglio dei ministri, nella seduta di venerdì 16 aprile, ha approvato lo schema di Decreto legislativo proposto dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e volto ad armonizzare il Codice della proprietà industriale italiano alla disciplina comunitaria ed internazionale in materia; il provvedimento introduce una serie di semplificazioni per quel che riguarda gli adempimenti posti a carico dell’operatore al fine di addivenire alla registrazione del brevetto. Il testo del Decreto verrà ora trasmesso al Consiglio di Stato, alle Commissioni parlamentari ed alla Conferenza unificata per i rispettivi pareri.

Nel dettaglio, per la domanda di brevetto europeo non sarà più necessario produrre la traduzione integrale del testo in italiano risultando sufficiente un riassunto sulle caratteristiche dell'invenzione. Per quel che concerne le invenzioni realizzate in ambito universitario, la nuova normativa prevede che i relativi diritti appartengono all'università o all'ente pubblico di ricerca; qualora, poi, l'ente non provveda al deposito del brevetto entro sei mesi, sarà il ricercatore a poter procedere con il deposito a proprio nome. Novità anche nell'ambito processuale: viene introdotta, in particolare, la consulenza tecnica preventiva per le cause in materia di diritto industriale; previsto, altresì, che l'accertamento negativo d'urgenza venga pronunciato sempre dal Tribunale.
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