I dati bancari possono dimostrare l’esistenza di un’attività occulta
Pubblicato il 03 marzo 2012
I dati risultanti dai conti correnti bancari del contribuente possono essere utilizzati per dimostrare lo svolgimento di un'eventuale attività occulta - quale impresa, arte o professione - ma anche per quantificare il reddito ricavato da tale attività.
In tale contesto, è il contribuente che non fornisca informazioni delle movimentazioni non giustificate sulla base delle sue dichiarazioni a dover provare che le stesse non siano fiscalmente rilevanti.
E’ quanto sottolineato dai giudici di Cassazione nel testo della decisione n.
3263 depositata il 2 marzo 2012.