I commercialisti propongono un organismo nazionale per la conciliazione

Pubblicato il 08 luglio 2010 Ai fini dello snellimento delle controversie civili, in vista della scadenza del marzo 2011 quando l’istituto della conciliazione diventerà obbligatorio per tante materie, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha proposto la nascita un organismo centrale per semplificare e coordinare le attività degli Ordini in materia di conciliazione e mediazione civile.

L’annuncio è avvenuto da parte dello stesso Claudio Siciliotti, presidente del Cndcec, in occasione dell’Assemblea dei presidenti provinciali, in cui si è affrontato anche il tema della conciliazione e della sua entrata in vigore per legge (Dlgs n. 28/2010). Siciliotti, ha sottolineato come la proposta del legislatore sia una sfida da accogliere per i commercialisti, ribadendo come sia fondamentale non solo la nascita della camera di conciliazione nazionale ma anche la messa a punto di un articolato programma di formazione per la creazione di professionisti specializzati in materia.

Obiettivo, infatti, è quello di formare entro marzo 2011 5mila commercialisti. Secondo il numero uno della categoria, la sfida della conciliazione rappresenta “un’occasione importante non solo in termini di opportunità di crescita professionale ma, soprattutto di servizio per l’intero paese”.
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