I civilisti: niente forzature sul testamento biologico

Pubblicato il 19 febbraio 2009

Una trentina di docenti civilisti, tra i quali Guido Alpa, professore alla Sapienza e presidente del Cnf, hanno firmato un appello affinché non venga sottoposto a forzature il diritto di autodeterminazione di ogni persona rispetto alla propria salute, alla propria integrità fisica e alla fine della propria vita. No, inoltre, al prolungamento artificiale della vita biologica deciso per legge. I civilisti, allarmati dalla proposta di legge oggi all'esame della commissione sanità del Senato, ritengono che il parlamento dovrebbe evitare di “espropriare la persona del diritto elementare di accettare la morte che la malattia ha reso inevitabile, di combattere il male secondo le proprie misure, senza rimanere prigioniera, per volontà di legge, di meccanismi artificiali di prolungamento della vita biologica”. Ciò che turba i professori di diritto civile non è solo il contenuto del disegno di legge ma anche il metodo utilizzato dal Senato che procede “senza tener conto dei principi costituzionali di diritto interno e sovranazionale, e ignorando l'esigenza di rispetto di posizioni morali diverse”.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Gratuito patrocinio - contributi: compensazione fino al 31 ottobre 2024

21/10/2024

Dl Anticipi, novità su concordato preventivo, Bonus ZES e PNRR

21/10/2024

Contratti di sviluppo: al via lo sportello per investimenti green e sostenibilità dei processi produttivi

21/10/2024

Il professionista ha debiti con il Fisco? Niente visto di conformità

21/10/2024

Decreto Flussi: nulla osta revocato se il datore di lavoro non conferma la domanda

21/10/2024

CPB: senza proroga i commercialisti dichiarano sciopero nazionale

21/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy