Si è tenuto, il 6 agosto 2015, un incontro tra il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e le diverse anime dell’avvocatura. All’ordine del giorno molte delle questioni di attuale e particolare interesse per la categoria.
In primo luogo, si è discusso del tema relativo alle elezioni dei Consigli degli Ordini forensi dopo l’annullamento di alcune disposizioni regolamentari in materia operato dal Tar del Lazio. In proposito, il Guardasigilli ha rassicurato gli avvocati anticipando l’intenzione di procedere con un “celere intervento normativo primario” che intervenga “nella direzione di favorire sia il pluralismo nella rappresentanza, sia la tutela della minoranza di genere”. Nel mese di settembre, si terrà un nuovo incontro con le associazioni forensi proprio al fine di illustrare e sottoporre alla categoria le possibili soluzioni normative individuate.
Altra tematica affrontata è quella relativa al disegno di legge in materia di concorrenza.
Sul punto, a fronte del rilevo evidenziato dal presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, e relativo alla necessità, in materia di trasferimento di beni immobili, di un “deciso passo avanti, piuttosto che uno indietro”, il ministro Orlando ha reso nota la propria intenzione di proporre un emendamento che restituisca spazio all’avvocatura in materia.
Per quel che concerne le iniziative annunciate riguardanti l'accorpamento degli Ordini professionali, il ministro della Giustizia ha rassicurato che “qualsiasi interpretazione destinata a comprimere in maniera ingiustificata la operatività degli organismi di mediazione degli Ordini, e l'attività in essi svolta dagli avvocati” sarà oggetto di immediata rivalutazione.
Illustrati dal Guardasigilli, sempre nel corso dell’incontro, gli incentivi fiscali introdotti dal Decreto legge n. 83/2015, previsti in caso di adesione agli strumenti di negoziazione e arbitrato, nonché il decreto ministeriale volto ad una migliore regolamentazione delle copie cartacee.
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