Green pass: misure per scuola e RSA. Decreto in Gazzetta

Pubblicato il 13 settembre 2021

Ufficialità alle nuove regole istituite dal Governo sul Green pass arriva con la pubblicazione nella GU n. 217 del 10 settembre del Decreto-legge n. 122/2021. In vista dell’inizio delle attività didattiche dell'anno scolastico e accademico 2021/2022, sono state  introdotte ulteriori misure in ordine alle modalità di accesso alle strutture scolastiche, educative e formative, alle sedi universitarie e delle istituzioni dell'alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché delle altre istituzioni di alta formazione collegate alle università, estendendo in  tali ambiti l'obbligo di Certificazione verde, al fine di garantire la maggiore efficacia delle misure di contenimento del Covid.

Dunque, l’accesso alle suddette strutture è consentito solo a chi è in possesso di Green pass: sono compresi i lavoratori esterni (ovvero personale delle mense ed addetti alle ditte di pulizia). Ma la regola vale anche per i genitori (per consegnare un documento o fare un colloquio con l’insegnante).

Viene specificato che la misura non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Non sono tenuti i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica.

L’obbligo del Green pass ricade anche sugli studenti universitari.

Il controllo sul possesso del green pass spetta ai dirigenti delle istituzioni scolastiche: la prevista sanzione da 400 a 1000 euro si applica sia a chi deve svolgere il controllo e sia al soggetto non munito di certificazione,

Obbligo vaccinale per RSA

Sempre con il Decreto n. 122 del 10 settembre 2021 è stato inserito, a decorrere dal 10 ottobre e fino alla cessazione dello stato di emergenza, l’obbligo vaccinale presso le strutture residenziali, socio-assistenziali e sociosanitarie.

L’obbligo vale per tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice.

Le modalità da utilizzare per verificare l'obbligo in parola saranno definite a mezzo di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato di concerto con i Ministri della salute, per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale e dell'economia e delle finanze, sentito il  Garante per la protezione dei dati personali.

 

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