Grava sul custode l'onere della prova

Pubblicato il 01 settembre 2008

Secondo il giudice del Tribunale di Torre Annunziata (sentenza n. 1221/07), è lecito ritenere che la violazione di sigilli sia opera del custode qualora questi non abbia provveduto ad avvertire dell'accaduto l'autorità, salvo che lo stesso dimostri di non essere stato in grado di conoscere il fatto per forza maggiore o caso fortuito. Al custode, infatti, spetta obbligo di esercitare una custodia continua e attenta sia sulla cosa sottoposta a sequestro che sull'integrità dei sigilli.

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