Google si adegua alla normativa italiana sulla privacy
Pubblicato il 21 febbraio 2015
Google dovrà
pienamente adeguarsi, per quanto riguarda gli utenti italiani, alle misure di tutela della privacy previste dal Garante per la protezione dei dati personali.
Per la prima volta in Europa, sarà inoltre assoggettata a
controlli periodici circa l’effettivo adeguamento della sua piattaforma alla normativa italiana, da ultimarsi
entro il 16 gennaio 2016.
E’ stato infatti approvato dall’Autorità Garante, nei confronti della multinazionale americana, il Protocollo previsto nel provvedimento del luglio scorso, così come comunicato dal Garante con avviso del 20 febbraio 2015.
Tale documento prescrive, per l’appunto, un aggiornamento trimestrale sullo stato di avanzamento dell’attività di adeguamento alle disposizioni italiane sulla privacy, con possibilità da parte dell’Autorità, di effettuare a tal fine controlli anche presso la sede americana di Google e di monitorare costantemente le modifiche che la società americana dovrà apportare ai dati personali degli utenti che usufruiscono dei suoi servizi.
Tra le misure più importanti che Google dovrà implementare nel corso del 2015, si segnala un opportuno miglioramento della i
nformativa, che dovrà essere più chiara, accessibile e differenziata in base ai servizi offerti.
Sarà inoltre richiesto il
consenso informato degli utenti, qualora Google voglia procedere alla loro
profilazione , garantendo loro, al tempo stesso, il
diritto di opporsi al trattamento dei dati ai fini della profilazione medesima.
La multinazionale dovrà infine revisionare ed adeguare le proprie
regole sull’anonimizzazione e migliorare le
modalità di cancellazione dei dati degli utenti (c.d. diritto all’oblio), garantendo a tal proposito tempistiche precise, sia per la rimozione dei dati on –line che di quelli archiviati.