Gli Enti non profit esclusi dall’obbligo della fatturazione elettronica

Pubblicato il 13 marzo 2015 In commissione Finanze della Camera, il 12 marzo 2015, è stata presentata un’interrogazione parlamentare circa l’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti della Pa da parte degli enti non proft che, non essendo titolari di partita Iva, non emettono fatture ma semplici note di debito verso la Pubblica amministrazione (Asl, ordini professionali, scuole, ecc.).

Il ministro dell’Economia, Enrico Zanetti, con risposta n. 5-05002 - nel tentativo di risolvere i dubbi di quanti non essendo tenuti ad emettere fatture (neanche in formato cartaceo) rischiano di vedersi negati i pagamenti, dato che il Sistema di interscambio (Sid) dei documenti verso la Pa non riconosce l’identificativo Iva del fornitore che ne è sprovvisto e non accetta documenti diversi dalle fatture – ha specificato che gli enti non profit privi di partita Iva non sono tenuti ad emettere fatture elettroniche nei confronti della Pa.

Zanetti ribadisce che l’obbligo decorre, dal prossimo 31 marzo, per tutti quei soggetti Iva che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi in favore delle Pa e degli enti pubblici e che sono obbligati non soltanto ad emettere ma anche a trasmettere, conservare e archiviare le relative fatture secondo la disciplina propria della fattura elettronica. Non sono, invece, tenuti all’adempimento coloro che non hanno obblighi di fatturazione verso la Pa.

La fatturazione elettronica, infatti, non è altro che un modalità diversa di emissione della fattura, e non cambia il novero degli obbligati proprio perché non incide sui presupposti per l'emissione della fattura stessa.

Pertanto, ribadisce Zanetti, tutti coloro che prima del 6 giugno 2014 (data di avvio del programma di fatturazione elettronica) non erano tenuti ad emettere fatture nei confronti della Pubblica amministrazione in base alla normativa vigente, ne restano esclusi anche dopo tale data e potranno, così, continuare a certificare le somme percepite in base a convenzioni con la Pa tramite l’emissione di note di debito in forma cartacea.
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