Sul portale della Giustizia tributaria vengono riassunte le disposizioni del DL “Cura Italia” (n. 18/2020) relative alla gestione del contenzioso fiscale.
In particolare, sono illustrate le misure organizzative adottate dal Governo in relazione alle attività delle Commissioni tributarie, finalizzate al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Per il processo tributario – viene indicato in una nota pubblicata ieri, 19 marzo 2020 - il nuovo Decreto legge dispone la sospensione dal 9 marzo al 15 aprile 2020:
A seguire, viene segnalato l’articolo 67, comma 1 del Decreto, riferito all’attività degli enti impositori, incluse le attività svolte dalle Commissioni tributarie con riguardo alla gestione del contributo unificato tributario (CUT).
Tale previsione dispone la sospensione, dall’8 marzo al 31 maggio 2020, dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso.
Ultima norma a cui viene fatto riferimento è quella contenuta nel comma 11 dell’art. 83 del DL, che disciplina le modalità di pagamento del contributo unificato.
Con essa viene sancito che, dal 9 marzo al 30 giugno 2020, gli obblighi di pagamento del CUT nonché l’anticipazione forfettaria da versare, connessi al deposito degli atti con le modalità telematiche, sono assolti con sistemi telematici di pagamento anche tramite la piattaforma tecnologica Pago PA.
Le misure organizzative degli Uffici di segreteria delle Commissioni tributarie sono invece illustrate in una nota del Dipartimento delle Finanze del MEF del 18 marzo 2020, indirizzata ai Direttori delle varie sedi.
Nella comunicazione, i Direttori medesimi vengono invitati a sollecitare l’adozione di provvedimenti, da parte dei rispettivi Presidenti di Commissione, volti a prorogare il termine del deposito delle sentenze e l’accesso dei giudici in sede per lo svolgimento di detta attività, al 16 aprile 2020.
Il MEF rende note anche le modifiche funzionali al Processo Tributario Telematico da ultimo apportate e che consentono, dal 17 marzo 2020, l’interrogazione del fascicolo processuale informatico anche a coloro che si sono costituiti in modalità cartacea.
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