Giustizia telematica. Lo stato dell'arte

Pubblicato il 12 maggio 2014 A partire dal 30 giugno 2014 il deposito, innanzi al tribunale, di atti processuali e documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, di atti e documenti da parte dei soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria, potrà avvenire solo per via telematica (consulta anche articoli di Punto&Lex “Deposito degli atti solo telematico” e “Processo civile telematico, istruzioni del Consiglio nazionale forense”).

Verifica dello stato di attuazione del PCT

Non tutti gli uffici giudiziari e gli operatori sono pronti a questo importante passaggio tanto che il ministero della Giustizia sta valutando l'opportunità di limitare l'avvio dell'incombente ad alcuni settori o procedimenti fino a procedere con il rinvio della scadenza.

In proposito, si rammenta che il ministro Orlando, nel corso di un'audizione in Senato tenuta il 23 aprile, ha annunciato l'attivazione di un tavolo tecnico per verificare lo stato di attuazione del processo civile telematico, tavolo in esito al quale verranno valutati eventuali interventi del genere sopra indicato.

Il processo telematico penale

Per quel che riguarda il settore penale, la data a partire dalla quale prenderà le mosse il processo digitale è quella del 15 dicembre 2014, quando le cancellerie degli Uffici giudiziari saranno tenute ad usare esclusivamente gli strumenti digitali per procedere, nei procedimenti di fronte ai tribunali e alle Corti d'appello, con la notifica alle persone diverse dall'imputato.

Ambito fiscale e amministrativo

Il 2015 sarà, invece, l'anno deputato all'informatizzazione del rito tributario in attesa dell'elaborazione delle regole “tecnico-operative” che consentiranno l'abilitazione al Sistema informatico della giustizia tributaria (Sigit) e, quindi, la costituzione in giudizio delle parti, nonché l'assegnazione dei ricorsi fino al deposito delle sentenze.

Il processo amministrativo “telematico”, dal suo canto, rimane ancora in attesa delle relative norme attuative.

Lo studio dell'Aiga

Gli avvocati dell'Aiga hanno presentato a Parma, nel corso di della prima Conferenza nazionale sull'ordinamento giudiziario tenuta il 9 e 10 maggio 2014, i risultati di una ricerca sulla diffusione del processo civile telematico all'interno del territorio nazionale.

Secondo l'Aiga, in particolare, l'applicazione del PCT non risulterebbe, allo stato, omogenea.

Esemplificativamente, con riferimento alla fase monitoria, i tribunali che permetterebbero non solo il deposito del ricorso per ingiunzione, ma anche il pagamento telematico delle spese, con conseguente emissione del decreto ingiuntivo, coprirebbero solo il 36% della totalità degli Uffici del territorio.
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