In arrivo 70 magistrati in più presso la Corte di cassazione, al fine di consentirle di fronteggiare adeguatamente il carico dei procedimenti pendenti e di garantire la sua funzione nomofilattica.
Lo prevede il piano messo a punto dal ministero della Giustizia e votato, durante il plenum del 17 aprile 2019, dal Consiglio superiore della magistratura.
Subito dopo il parere positivo espresso dal CSM, il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, presente all’adunanza, ha provveduto alla firma del relativo decreto.
Il piano di incremento delle piante organiche degli uffici di legittimità rientra nel complessivo progetto di aumento degli organici della magistratura di 600 unità, previsto dalla Legge n. 145/2018.
In particolare, l’odierno intervento, relativo agli uffici di Cassazione, prevede l’aumento di 4 posti di presidente di sezione della Cassazione, 1 posto di avvocato generale, 48 posti di consigliere e 17 posti di sostituto procuratore generale, per un totale di 70 toghe in più.
Sul piano del dicastero Giustizia, si sono già espressi, favorevolmente, sia il Consiglio direttivo della Cassazione sia la relativa commissione flussi.
Il CSM, a sua volta, ha manifestato il proprio apprezzamento per il complessivo impegno del Governo, volto a migliorare il servizio giustizia, e, nella specie, per il particolare impegno relativo agli uffici di Cassazione.
Per il Consiglio – si legge nel testo della delibera approvata ieri – “il rafforzamento della giurisdizione di legittimità, attraverso l’aumento delle piante organiche della Corte e della Procura generale, costituisce lo strumento fondamentale per porre rimedio alle criticità evidenziate nella relazione tecnica di accompagnamento allo schema di decreto ministeriale ed ulteriormente evidenziate nel parere del Consiglio direttivo”.
Il ministro della Giustizia, dal suo canto, ha espresso tutta la propria soddisfazione per quello che ha definito “un primo significativo passo del progetto ancor più ambizioso per rilanciare l’efficienza del servizio giustizia e permettere al sistema di recuperare credibilità agli occhi dei cittadini”.
La particolare attenzione riversata nei confronti della Corte di legittimità – ha continuato nel suo intervento durante il plenum – è fondata sulla consapevolezza “che si tratta di un investimento che contribuisce a dare una maggiore certezza del diritto su tutta la giurisdizione nazionale e a fronte di un carico di lavoro esorbitante”
Il Guardasigilli, per finire, ha anche ricordato che il piano di assunzioni straordinario prevede il “reclutamento di 4300 unità di personale amministrativo, ma l’obiettivo nel biennio è giungere all’assunzione di 8000 unità”.
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