Si sono conclusi il 31 marzo 2016 i lavori della Commissione ministeriale Vietti, incaricata dal Guardasigilli, Andrea Orlando, della elaborazione di una proposta di schema di legge delega per la riforma della geografia giudiziaria.
Secondo la Commissione, tutte le valutazioni effettuate e i dati statistici analizzati confermerebbero la necessità di un intervento di razionalizzazione della geografia giudiziaria dei distretti di Corte d’appello, tendente ad una loro riduzione e razionalizzazione territoriale “che tenga conto di un riequilibrio dei distretti tendenzialmente a base mono-regionale”.
Questo, a patto che ciascun distretto nella singola regione sia dotato di requisiti dimensionali minimi e coerenti con un modello di efficienza ideale individuato sulla base di:
Inoltre, sarebbe necessario procedere con un ulteriore adeguamento nonché con ulteriori riduzioni degli uffici giudiziari di primo grado.
Elaborata, pertanto, da parte della Commissione una bozza di delega che, al primo articolo, è riferita ai distretti di Corte di appello mentre nel successivo mira a completare l’opera di razionalizzazione territoriale già intrapresa nel 2012.
Alla bozza di delega - rende noto la commissione – sono state aggiunte:
Sulla proposta e relativa relazione dovrà pronunciarsi, ora, il ministro della Giustizia.
Ai lavori della commissione ha partecipato, per il Consiglio nazionale forense (Cnf), il vicepresidente Francesco Logrieco, rappresentando la posizione dell’Avvocatura istituzionale, sostanzialmente di critica rispetto ad una possibile riduzione del numero degli Uffici Giudiziari e su ulteriori interventi restrittivi dei circondari.
Il Cnf, in proposito, ha presentato un apposito documento sul riassetto organizzativo dei distretti di Corte d’Appello e dei circondari, reso consultabile sul proprio sito istituzionale.
Lo studio, rende noto il Cnf, è stato condotto in sinergia tra l’Osservatorio Nazionale Permanente sull'esercizio della Giurisdizione e la commissione Cnf sulla Geografia Giudiziaria nonché in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Istat.
Nei giorni scorsi, anche l’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua) si era espresso sul progetto di revisione della geografia giudiziaria dicendosi contrario “alla logica dei tagli lineari”.
Il messaggio è stato consegnato da una delegazione dell’Oua direttamente al presidente della Commissione ministeriale, Michele Vietti, nel corso di un incontro tenuto il 23 marzo.
Ed in alcuni circondari, gli avvocati si sono già mobilitati contro il possibile taglio di alcuni Uffici giudiziari: è il caso degli avvocati penalisti di Salerno che hanno annunciato il proposito di indire un imminente sciopero al fine di avere risposte dalla politica e tentare di scongiurare l’eventuale soppressione della loro Corte d’appello di riferimento.
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