Il 4 dicembre 2017, la Guardia di Finanza ha pubblicato la circolare n. 1/2018, articolata in quattro volumi, che compongono il nuovo “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali”, in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Il corposo documento di prassi, di 1.200 pagine, rilasciato ai reparti operativi è un aggiornamento della precedente circolare n. 1/2008.
A dieci anni di distanza, la GdF riscrive le regole dei controlli sui cittadini, che secondo quanto riportato dal Comandante generale, Giorgio Toschi, nella sua presentazione, devono ora tener conto delle esperienze e professionalità maturate dai Reparti soprattutto nel contrasto a “false fatturazioni, società fantasma o di comodo”, così come anche nella lotta alla fuga dei capitali all’estero, alla “pianificazione fiscale aggressiva, al riciclaggio e all’auto-riciclaggio di proventi dell’evasione”.
Il nuovo manuale operativo della GdF porta novità anche in tema lessicale: è diramato ai reparti in concomitanza con il cambio di denominazione dei Nuclei e della Scuola di polizia tributaria, che si chiameranno Nuclei e Scuola di polizia economico-finanziaria.
La Circolare n. 1/2018 mira, in primo luogo, a fornire istruzioni operative ai reparti per essere in grado di migliorare la loro capacità di effettuare controlli mirati, valorizzando il patrimonio informativo a disposizione e soprattutto intervenendo in misura più efficace.
In un'ottica di semplificazione dei rapporti tra il Fisco ed il contribuente, il nuovo Manuale operativo ricerca una maggiore sinergia e coordinamento con l'attività dell'Agenzia delle Entrate, che diventa interlocutore dei dati di innesco della Guardia di finanza.
La Circolare è divisa in 4 volumi:
PARTE I: L’azione della Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali. Direttive generali e moduli operativi.
PARTE II: L’attività di polizia giudiziaria a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali.
PARTE III: Esecuzione delle verifiche e dei controlli.
PARTE IV: Valorizzazione delle informazioni acquisite nell’ambito delle attività investigative, di vigilanza e di controllo dei flussi finanziari.
PARTE V: Principali metodologie di controllo.
Modulistica e documentazione di supporto.
Per un intervento mirato da parte dei reparti operativi, il nuovo Manuale invita:
- alla “verifica”, che va preferita al semplice “controllo”;
- ad un'attività ispettiva più circoscritta, finalizzata al riscontro di violazioni tributarie su specifici atti di gestione, irregolarità già delineate o ipotesi di sommerso o di evasione totale;
- ad un maggiore spazio alle verifiche extraprogramma verso soggetti di minori dimensioni.
Inoltre, viene ribadita l'assoluta importanza di procedere alla ricerca e all'estrazione di documenti informatici per acquisire elementi utili alle attività di natura tributaria,
suddividendone l'esecuzione in diverse modalità in relazione alla complessità dell'attività da svolgere, impiegnado anche i militari in possesso della qualifica in Computer Forensics e Data Analysis, quando la verifica riguarda contribuenti che adottano sistemi digitali complessi.
Se poi, i verificatori arrivano, anche mediante il ricorso a presunzioni semplici, all'individuazione di una condotta che configuri un reato, devono immediatamente inviare al magistrato la prescritta comunicazione di notizia di reato.
Specifica la circolare n. 1/2018, che alla fine è sempre l'autorità giudiziaria che deve esprimersi sulla concreta rilevanza delle presunzioni in sede penale, anche se, molte volte, questo automatismo di comunicazione della notizia di reato si traduce, in pratica, in un procedimento penale.
Questo nuovo Manuale, infine, oltre ad assumere un ruolo chiave nell'attività delle unità operative, è fondamentale anche per i contribuenti, in quanto illustra concretamente le modalità di intervento operativo che verranno adottate in occasione dei controlli fiscali volti al contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, indicando anche le modalità di selezione dei contribuenti e la prassi da seguire in presenza di violazioni.
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