Il Garante della privacy ha espresso la propria approvazione sui due provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate, contenenti alcune novità per il 730 precompilato.
I due documenti a firma del direttore, Ernesto Maria Ruffini, attendono ora di essere ufficializzati.
Con il provvedimento n. 194/2018 del 5 aprile 2018, il Garante della privacy ha espresso parere favorevole su uno schema di provvedimento delle Entrate in materia di spese sanitarie e veterinarie rettificabili nel modello 730 precompilato.
Nello specifico, è stato rilevato che lo schema recante “Modalità tecniche di utilizzo dei dati delle spese sanitarie e delle spese veterinarie ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, a decorrere dall’anno d’imposta 2017” introduce per il contribuente, a partire dalla dichiarazione precompilata 2018, una nuova funzionalità di rettifica dei dati delle spese sanitarie e veterinarie indicate nella dichiarazione precompilata attraverso la consultazione dei dati sul Sistema TS.
In altri termini, da quest'anno, ci sarà un'area a cui potrà accedere il solo contribuente che potrà intervenire direttamente sul dato relativo alle sue spese sanitarie e veterinarie, nel caso in cui ravvisi errori o imprecisioni.
Con il provvedimento n. 195/2018, invece, il Garante della privacy ha dato il via libera allo schema di provvedimento per l’accesso alla dichiarazione precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati.
Al fine di consentire un dialogo in tempo reale tra i Centri di assistenza fiscale e l’Agenzia delle Entrate sul modello 730 precompilato, è stata messa a punto una corsia preferenziale informatica, pensata proprio con lo scopo di realizzare una cooperazione applicativa in una cornice di sicurezza.
Attualmente, il flusso di dati è gestito con risposte che possono attendere dagli uno ai tre giorni. Con la corsia preferenziale, invece, i Caf selezionati per la sperimentazione invieranno la chiamata al server dell'Agenzia e la risposta arriverà immediatamente; allo stesso tempo, l'Agenzia chiederà il riscontro della delega del contribuente, affidata al Caf.
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