La Corte dei Conti ha pubblicato la Relazione n. 22, del 25 ottobre 2018, sullo stato di attuazione delle misure relative al Programma "Garanzia per i Giovani" che ha quali destinatari i Neet (Not in Education, Employment or Training) di età compresa tra i 15 ed i 29 anni, attraverso una pluralità di azioni.
Al Programma hanno contribuito anche le Regioni che avrebbero dovuto consentire il rafforzamento del funzionamento dei Servizi per l'Impiego ma l’indagine della Corte ha evidenziato la necessità di rafforzare l'intesa Stato-Regioni-Enti territoriali per assicurare, attraverso la piena conoscenza del mercato territoriale, l'offerta di programmi per i giovani in linea con le aspettative della domanda.
Ulteriori criticità sono state rilevate con riferimento alla necessità di:
una riorganizzazione dei Servizi per arrivare a definire piani di azione individualizzati e personalizzati per i Neet;
mettere in campo campagne informative più incisive per richiamare i giovani maggiormente vulnerabili appartenenti alle classi più svantaggiate;
adottare misure fiscali strutturali in grado di incentivare le politiche dell'occupazione;
effettuare controlli più efficaci per valutare la qualità e la congruità degli stages.
Positiva, invece, l’indagine sull’utilizzo delle misure relative al tirocinio extracurriculare, al bonus occupazionale ed alla formazione.
I giovani occupati, a seguito dell'incentivo bonus occupazionale, sono stati pari a circa 61mila ed il maggiore impiego ha riguardato soprattutto le aziende del settore manifatturiero, seguite da quelle del commercio all'ingrosso e al dettaglio.
I tassi di inserimento più elevati si sono registrati a seguito dell’attivazione di contratti di apprendistato che risultano essere le misure di politica attiva messe in campo con maggiore frequenza mentre, al contrario, quelli di collaborazione si caratterizzano per un basso indice di occupabilità.
Le attivazioni a tempo indeterminato mostrano, invece, un tasso di occupazione maggiore rispetto ai contratti a tempo determinato.
Per la Corte dei Conti, infine, sarebbe auspicabile che, a livello nazionale, venisse impiegato un software in grado di incrociare i dati dei diversi database oggi a disposizione e si procedesse, nell’ambito di un sistema a servizio dei policy-maker e delle strutture amministrative, attraverso una serie di indicatori, al monitoraggio ed alla verifica, in tempo reale, dei risultati raggiunti dai percorsi di politica passiva e attiva, di istruzione e formazione e dagli interventi in favore delle imprese promossi dalle amministrazioni pubbliche.
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