Garante Privacy: linee di indirizzo per la nomina degli RPD

Con comunicato stampa del 24 maggio 2021, il Garante per la Protezione dei Dati Personali rende note le linee di indirizzo per la designazione, posizione e compiti del Responsabile della Protezione dei Dati in ambito pubblico. I chiarimenti sono stati ritenuti necessari in considerazione delle incertezze sollevate a quasi tre anni dalla piena applicazione del Regolamento UE n. 679/2016, che impediscono la definitiva affermazione della figura individuata dall’art. 37, par. 1, obbligatoria per il settore pubblico.

Il Responsabile della Protezione dei Dati costituisce un riferimento essenziale per il corretto approccio al trattamento dei dati – specie nell’evoluzione digitale richiesta – e deve essere in grado di svolgere con autonomia di giudizio ed indipendenza il suo ruolo costituendo un valido punto di contatto per l’Autorità Garante.

Il documento, che a breve verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà inviato ai vertici delle amministrazioni nazionali e territoriali al fine di favorirne la massima diffusione.

Per quanto concerne la designazione del Responsabile della Protezione dei Dati esterno all’ente sarà opportuno valutare le qualità professionali, le conoscenze specialistiche e l’esperienza maturata in materia di protezione dei dati personali avendo cura di valutare i trattamenti che il medesimo ente effettua ed alla loro complessità e sistematicità. Pur non essendo richiesti titolo specialistici, dovrà essere appurata la conoscenza delle norme e prassi in materia di protezione dei dati, anche mediante la documentata esperienza ad attività formative specialistiche, ivi compresa la certificazione volontaria UNI 11697.

Altresì, l’incarico conferito dovrà avere una durata congrua a consentire al RPD di impostare le attività necessarie per la conformità al Regolamento europeo, sicché detto periodo, in linea di massima, può stimarsi in tre anni circa.