Sono prive di carattere elusivo le operazioni straordinarie sul capitale delle società, come la fusione, finalizzate al miglioramento strutturale o funzionale dell'impresa e ad abbattere i costi complessivi.
Secondo la Corte di cassazione, l’operazione di fusione di più società finalizzata alla riduzione del numero degli enti partecipanti all'operazione, tramite la creazione di una nuova compagine societaria, non integra elusione fiscale.
Difatti, non integrano un abuso del diritto le operazioni straordinarie sul capitale delle società giustificate da valide ragioni extrafiscali, non marginali, anche d'ordine organizzativo o gestionale.
Vi rientrano, in particolare, le operazioni che rispondono a finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell'impresa, volte non già a realizzare un indebito risparmio d'imposta e l'erosione della base imponibile, ma a semplificare e razionalizzare l'intera struttura gestionale, e ad abbattere i costi complessivi.
In tali ipotesi, è priva di rilievo la circostanza che l'operazione abbia generato un effettivo risparmio di imposta.
E’ il principio di diritto sancito dalla Suprema corte, Quinta sezione civile, nel testo dell'ordinanza n. 35398 depositata il 19 novembre 2021.
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