Durante la riunione del Consiglio dei ministri di ieri è stato dato il via libera, in esame preliminare, al testo di un decreto legislativo attuativo della direttiva sulla lotta contro le frodi nell’Unione europea.
Si tratta della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode a lesione degli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (cosiddetta direttiva PIF).
In particolare, il decreto interviene modificando e ampliando la disciplina dei reati sulla responsabilità amministrativa degli enti in presenza di delitti commessi da persone fisiche nel loro interesse o vantaggio.
Tra le misure del nuovo provvedimento - per come illustrate nel comunicato stampa di fine seduta - si segnala, in primo luogo, la previsione della punibilità anche per le ipotesi di delitto tentato (e non solo consumato) per i reati fiscali “transnazionali”, ossia che presentano l’elemento della transnazionalità, qualora l’imposta IVA evasa non risulti inferiore a 10 milioni di euro.
A seguire, viene disposto un ampliamento del catalogo dei reati per i quali anche la società è considerata responsabile ex D. Lgs. n. 231/2001, con inclusione:
Come ulteriori novità, vengono poi segnalate:
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