La risoluzione n. 17 del 7 marzo 2025 dell'Agenzia delle Entrate introduce nuovi codici tributo per facilitare l'utilizzo dei crediti d'imposta concessi dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. In particolare, i codici dovranno essere utilizzati dai beneficiari dei contributi e degli incentivi riconosciuti dalla Regione Friuli-Venezia Giulia in forma di credito di imposta e utilizzabili in compensazione tramite modello F24 secondo le modalità operative definite dalla convenzione stipulata il 4 novembre 2024 tra la Regione e l'Agenzia delle Entrate. Questa risoluzione mira a semplificare la gestione dei contributi per il miglioramento della competitività delle imprese e per il sostegno a progetti culturali, garantendo al contempo il rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato.
Il contesto normativo della risoluzione n. 17 del 7 marzo 2025 si basa sul Dlgs n. 129/2014, che autorizza la Regione Friuli-Venezia Giulia a concedere incentivi e contributi sotto forma di crediti d'imposta nel rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato. Questa possibilità è stata sviluppata attraverso due leggi regionali: la LR n. 29/2018, che sostiene la competitività delle imprese, e la LR n. 13/2019, che finanzia progetti culturali tramite agevolazioni fiscali.
Per gestire l'utilizzo di questi crediti, è stata stipulata una convenzione con l'Agenzia delle Entrate il 4 novembre 2024, che prevede la trasmissione telematica dei dati sui beneficiari. In questo quadro, la Risoluzione n. 17/2025 ha introdotto i nuovi codici tributo 7073 e 7074 per l'utilizzo dei crediti tramite il modello F24, applicabili ai contributi concessi dal 2025 in poi, sostituendo i precedenti codici 6910 e 6911.
I nuovi codici tributo 7073 e 7074 devono essere utilizzati dai beneficiari dei crediti d’imposta concessi dalla Regione Friuli-Venezia Giulia a partire dal 2025. Questi codici vanno inseriti nella sezione “Erario” del modello F24:
Gli importi devono essere indicati nella colonna “importi a credito compensati” per fruire del credito o nella colonna “importi a debito versati” se è necessario restituire somme già utilizzate. Inoltre, il campo “anno di riferimento” va compilato con l’anno di concessione del credito nel formato “AAAA”, come riportato nel cassetto fiscale del contribuente. L’Agenzia delle Entrate verificherà che i dati inseriti coincidano con quelli comunicati dalla Regione, pena lo scarto del modello F24.
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