Riaperti i termini di presentazione delle domande di concessione ed erogazione per accedere al rimborso previsto dal Fondo per il commercio equo e solidale di cui al decreto MIMIT del 31 luglio 2023.
A disporlo il decreto direttoriale 19 settembre 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Con il decreto direttoriale 31 luglio 2023, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy disciplina le modalità di erogazione e di presentazione delle domande di contributo in favore delle imprese aggiudicatarie di gare di appalto bandite dalle pubbliche amministrazioni che utilizzano prodotti del commercio equo e solidale.
Il Fondo per il commercio equo e solidale è stato istituito della legge 27 dicembre 2017, n. 205, all’articolo 1, comma 1090.
Nello specifico, la predetta legge prevede che per le imprese aggiudicatrici di gare di appalto bandite dalle P.A., nei casi in cui promuovono l’utilizzo di prodotti del commercio equo e solidale sarà riconosciuto un rimborso fino al 15% dei maggiori costi conseguenti alla specifica indicazione di tali prodotti nell'oggetto del bando.
Ai fini del riconoscimento del contributo, le imprese devono:
Il MIMIT ha messo a disposizione 800 mila euro per l’anno 2023 al fine di sostenere le imprese negli appalti di fornitura alle pubbliche amministrazioni, utilizzando i prodotti del commercio equo e solidale.
Il Mimit, con decreto direttoriale del 19 settembre 2023, ha stabilito la riapertura dei termini per presentare le domande di rimborso poichè, con riferimento a quelli stabiliti in precedenza (4 settembre - 11 settembre 2023), non sono pervenute istanze.
Dunque i nuovi termini sono: dalle ore 12:00 del 20 settembre fino alle ore 12:00 del 30 settembre 2023.
Le domande vanno inoltrate direttamente a mezzo PEC al seguente indirizzo: commercioequo@postacert.invitalia.it.
Il contributo non potrà essere superiore a 10 mila euro per ciascuno beneficiario.
NOTA BENE: Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello.
Le spese ammissibili devono riguardare l’acquisto di materie prime, semilavorati e materiali di consumo i cui costi sono determinati sulla base degli importi di fattura (prodotti del commercio equo e solidale).
Altresì, le spese devono essere determinate sulla base degli importi di fattura, all’interno della quale si dovrà fare esplicito riferimento al costo unitario del bene fornito, più eventuali dazi doganali, trasporto e imballo.
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