Si è tenuto il 19 febbraio il convegno organizzato da Cassa forense e incentrato sull’apertura dei fondi strutturali europei anche ai liberi professionisti e agli avvocati, consentita grazie alla Legge Stabilità 2016.
Il presidente dell’Ente di previdenza degli avvocati, Nunzio Luciano, ha sottolineato come il convegno costituisca solo “un primo passo” per far conoscere le opportunità dell’accesso ai fondi strutturali europei
L’informazione sui fondi Ue – ha anticipato Luciano - verrà capillarmente diffusa anche a livello territoriale: presto, infatti, ogni Ordine locale sarà dotato di un proprio referente per l’Europa.
La prima parte dei lavori è stata focalizzata sulla tematica “L’apertura dei fondi europei ai professionisti nel piano delle politiche per la crescita” ed ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Vice Presidente Vicario del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
Questi, dopo aver sottolineato come in Italia non si sia saputo, finora, approfittare delle opportunità offerte dai bandi Ue, mancando la consuetudine a confrontarsi con Bruxelles e con le direzioni generali europee, ha invitato gli Ordini professionali, le Casse e le organizzazioni di categoria ad avere una presenza attiva in Europa nonché a partecipare ai momenti decisionali dell’Ue.
Il suggerimento di Tajani è di riflettere sul “capital market union”, il progetto europeo per favorire l’accesso al credito alle imprese, attraverso cui le Casse potrebbero diventare attive “per facilitare l’accesso al credito o per investire in progetti strategici europei”.
Durante la seconda parte del convegno, dedicata al tema “Regioni e Professioni. L’accesso ai bandi strutturali europei di Professionisti e Avvocati alla luce dell’attuale contesto normativo ed economico”, si è sviluppato un confronto fra Presidenti e Assessori di alcune Regioni italiane.
Tra le altre, è stata presentata l’iniziativa della regione Molise dove è stata approvata una delibera per incrementare la dotazione del fondo di garanzia presso la finanziaria FinMolise, e permettere, così, la copertura di vari bandi, in cui rientrano i professionisti, da qui al 2020.
Da segnalare anche l’ìntervento della coordinatrice della Commissione Lab Europa della Cassa forense, Michelina Grillo, la quale ha ricordato come l’Ente di previdenza degli avvocati abbia avuto, ben due anni fa, l’intuizione di costituire un organismo per approfondire il tema dei fondi Ue e formare interlocutori preparati e credibili nella programmazione agli aiuti per i lavoratori autonomi.
La terza e ultima parte dell'incontro promosso da Cassa forense, è stata invece focalizzata sul tema “I Fondi europei a sostegno delle esigenze degli Avvocati – Iniziative per cogliere al meglio le nuove opportunità".
Sempre il 19 febbraio, nel frattempo, è stato firmato un protocollo d’intesa, tra Consiglio nazionale forense, FIIF (Fondazione italiana per l’innovazione forense), Aiga e Fondazione Aiga Tommaso Bucciarelli, finalizzato alla promozione di una collaborazione operativa nel campo dei finanziamenti comunitari, con particolare riguardo all’Avvocatura giovane e all’inserimento nel mondo del lavoro.
Le linee di intervento che verranno monitorate nell’ambito dei bandi europei sono: formazione, accesso al mercato del lavoro nel campo delle professioni legali, sviluppo e innovazione e servizi per le professioni legali.
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